Inaugurazione minimetro [Perugia - 29/01/08]
mercoledì 30 gennaio 2008
martedì 15 gennaio 2008
Io sono leggenda [ review ]
Un mesetto fa mi aggiravo per la Feltrinelli in cerca di regali di natale. Girovagando curioso tra gli scaffali mi imbatto nella ristampa di “Io sono leggenda” di Matheson. La mia copia dell'Urania era ridotta parecchio male e quindi ero deciso a rinnovarla con la nuova edizione. Mi avvicino allo scaffale, osservando la copertina e scorgo... le due padelle da Dumbo di Willy “Il Principe Di Bel Air”. (primo conato...)
Passato lo shock vengo a scoprire che ne hanno fatto una versione cinematografica e l'inerboruto Willy ha la parte di Robert Neville. (secondo conato...)
Il libro nella fattispecie ha ispirato parecchi film alcuni devo dire anche interessanti: L'ultimo uomo sulla terra, La notte dei morti viventi e 28 giorni dopo.
Interessante la tematica affrontata dell'uomo che rimane solo, l'utimo superstite, la solitudine, il suo dramma interiore, la sopravvivenza. Una cosa che mi ha sempre “intrippato” parecchio.
Matheson sa il fatto suo il libro è ben scritto ed il finale è vermanente geniale. Ma... il film?
Il film è un tripudio di effetti speciali e bella la resa di una NewYork abbandonata a se stessa, decente l'interpretazione di Willy, e gustosi i due o tre salti che si fanno sulla poltrona in pieno attacco tachicardico.
Ma il finale? Il finale?????
Sono rimasto a contemplare i titoli di coda incazzato come un verro! Hanno cambiato il finale, non è lui non centra assolutamente nulla!! Non voglio fare spoiler ma il finale dell'opera è veramente un tocco di genio, mentre il film... una cagata immane e pure pessimamente realizzato
Leggete il libro, ne vale la pena... ed usate la sopracopertina con Willy per accendere il camino.
Passato lo shock vengo a scoprire che ne hanno fatto una versione cinematografica e l'inerboruto Willy ha la parte di Robert Neville. (secondo conato...)
Il libro nella fattispecie ha ispirato parecchi film alcuni devo dire anche interessanti: L'ultimo uomo sulla terra, La notte dei morti viventi e 28 giorni dopo.
Interessante la tematica affrontata dell'uomo che rimane solo, l'utimo superstite, la solitudine, il suo dramma interiore, la sopravvivenza. Una cosa che mi ha sempre “intrippato” parecchio.
Matheson sa il fatto suo il libro è ben scritto ed il finale è vermanente geniale. Ma... il film?
Il film è un tripudio di effetti speciali e bella la resa di una NewYork abbandonata a se stessa, decente l'interpretazione di Willy, e gustosi i due o tre salti che si fanno sulla poltrona in pieno attacco tachicardico.
Ma il finale? Il finale?????
Sono rimasto a contemplare i titoli di coda incazzato come un verro! Hanno cambiato il finale, non è lui non centra assolutamente nulla!! Non voglio fare spoiler ma il finale dell'opera è veramente un tocco di genio, mentre il film... una cagata immane e pure pessimamente realizzato
Leggete il libro, ne vale la pena... ed usate la sopracopertina con Willy per accendere il camino.
mercoledì 2 gennaio 2008
martedì 1 gennaio 2008
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