domenica 23 dicembre 2007
mercoledì 12 dicembre 2007
domenica 2 dicembre 2007
sabato 3 novembre 2007
mercoledì 31 ottobre 2007
martedì 30 ottobre 2007
lunedì 29 ottobre 2007
giovedì 18 ottobre 2007
domenica 14 ottobre 2007
martedì 9 ottobre 2007
domenica 7 ottobre 2007
sabato 29 settembre 2007
giovedì 27 settembre 2007
Daniele
C'è, in un'isola lontana, una favola cubana
che vorrei tu conoscessi almeno un po'
C'è un'ipotesi migliore, per cui battersi e morire
e non credere a chi dice di no
perché c'è...
[ Daniele Silvestri - Perugia - 15.08.07 ]
giovedì 13 settembre 2007
venerdì 7 settembre 2007
giovedì 6 settembre 2007
Granelli di sabbia
# photo by Berkelya
Spense la luce e chiuse la porta del faro. I vecchi cardini cigolarono, ma questa volta non si ripromise di oliarli il mattino seguente.
Si avvicinò alla scogliera, il vento sferzava la sua magra figura respingendolo indietro. Rimase per alcuni momenti ad ascoltare il mare che sotto si infrangeva rabbioso sulla ripida parete di roccia. Soppesò la chiave del faro, vecchia e consumata, la fece scivolare tra le dita godendo del contatto con il freddo metallo.
Poi il lancio. Una scheggia di ferro brillò illuminata dagli ultimi raggi di sole, una lenta ed inesorabile parabola verso l'oblio. Nulla si oppose alla sua caduta, gli sembrò pure che il vento avesse smesso di soffiare per non intralciare quel gesto.
Dopo essere rimasto per alcuni minuti a respirare l'odore dell'estate che lasciava il passo all'inverno raccolse il libro da terra e cominciò a scendere la ripida scalinata di pietra che conduceva alla spiaggia. Le ombre, ormai vittoriose sugli ultimi sprazzi di luce, avrebbero reso ad un incauto viandante il percorso disagevole, ma lui conosceva bene quei gradini. Le sue scarpe avrebbero riconosciuto anche nell'oscurità più totale ogni asperità del terreno.
Chiuse gli occhi e si fece guidare dalla memoria.
Quando alla dura pietra si sostitui la sabbia riaprì gli occhi, era arrivato. La piccola spiaggia protetta dalla scogliera in quel momento della sera era uno spettacolo da ammirare in silenzio.
La calda luce color arancio rimbalzava pigra sulle rocce alle sue spalle illuminando la mezzaluna e facendo risplendere come gemme i piccoli sassolini levigati lungo il bagnasciuga.
Si sfilo le scarpe per potersi sentire ancora una volta parte di quel luogo e si fece avanti.
Si sedette e rimase in contemplazione, assorto nei mille pensieri che in quel momento lo attanagliavano. Lo sguardo fissava l'orizzonte, ma non stava più osservando il mare e la piccola spiaggia, il punto di vista si era radicalmente spostato stava guardando dentro se stesso.
Raccolse una manciata di sabbia, era ruvida e fresca. Allentò la presa e lentamente granello dopo granello la sabbia dorata cominciò a cadere. Li osservò, inesorabili scivolavano via tra le sue dita, non poteva trattenerli o fermarli. Semplicemente se ne andavano non gli appartenevano più.
Pensò che quella cascata di sabbia era la sua vita e la stava sentendo scivolare via. Ogni granello che tornava alla spiaggia rievocava in lui un ricordo, un'immagine vivida stampata nella sua mente. Le immagini si susseguivano rapide, un flusso di ricordi, di emozioni. Il tempo era inesorabile e che nulla fosse per sempre era una cosa che nonostante le disillusioni della giovinezza aveva dovuto accettare. Ma la perdita di molte cose era stata dolorosa ed in alcuni momenti si era sentito vuoto come la sua mano ora completamente aperta.
Apri il libro, le pagine erano bianche, nessun pensiero ancora vi si era posato.
Quelle pagine ancora non scritte per lui rappresentavano il futuro, se aveva perso qualcosa, qualcosa avrebbe ritrovato, ne era convito e nella quiete dei sui pensieri si ritrovò a sorridere.
Si avvicinò alla scogliera, il vento sferzava la sua magra figura respingendolo indietro. Rimase per alcuni momenti ad ascoltare il mare che sotto si infrangeva rabbioso sulla ripida parete di roccia. Soppesò la chiave del faro, vecchia e consumata, la fece scivolare tra le dita godendo del contatto con il freddo metallo.
Poi il lancio. Una scheggia di ferro brillò illuminata dagli ultimi raggi di sole, una lenta ed inesorabile parabola verso l'oblio. Nulla si oppose alla sua caduta, gli sembrò pure che il vento avesse smesso di soffiare per non intralciare quel gesto.
Dopo essere rimasto per alcuni minuti a respirare l'odore dell'estate che lasciava il passo all'inverno raccolse il libro da terra e cominciò a scendere la ripida scalinata di pietra che conduceva alla spiaggia. Le ombre, ormai vittoriose sugli ultimi sprazzi di luce, avrebbero reso ad un incauto viandante il percorso disagevole, ma lui conosceva bene quei gradini. Le sue scarpe avrebbero riconosciuto anche nell'oscurità più totale ogni asperità del terreno.
Chiuse gli occhi e si fece guidare dalla memoria.
Quando alla dura pietra si sostitui la sabbia riaprì gli occhi, era arrivato. La piccola spiaggia protetta dalla scogliera in quel momento della sera era uno spettacolo da ammirare in silenzio.
La calda luce color arancio rimbalzava pigra sulle rocce alle sue spalle illuminando la mezzaluna e facendo risplendere come gemme i piccoli sassolini levigati lungo il bagnasciuga.
Si sfilo le scarpe per potersi sentire ancora una volta parte di quel luogo e si fece avanti.
Si sedette e rimase in contemplazione, assorto nei mille pensieri che in quel momento lo attanagliavano. Lo sguardo fissava l'orizzonte, ma non stava più osservando il mare e la piccola spiaggia, il punto di vista si era radicalmente spostato stava guardando dentro se stesso.
Raccolse una manciata di sabbia, era ruvida e fresca. Allentò la presa e lentamente granello dopo granello la sabbia dorata cominciò a cadere. Li osservò, inesorabili scivolavano via tra le sue dita, non poteva trattenerli o fermarli. Semplicemente se ne andavano non gli appartenevano più.
Pensò che quella cascata di sabbia era la sua vita e la stava sentendo scivolare via. Ogni granello che tornava alla spiaggia rievocava in lui un ricordo, un'immagine vivida stampata nella sua mente. Le immagini si susseguivano rapide, un flusso di ricordi, di emozioni. Il tempo era inesorabile e che nulla fosse per sempre era una cosa che nonostante le disillusioni della giovinezza aveva dovuto accettare. Ma la perdita di molte cose era stata dolorosa ed in alcuni momenti si era sentito vuoto come la sua mano ora completamente aperta.
Apri il libro, le pagine erano bianche, nessun pensiero ancora vi si era posato.
Quelle pagine ancora non scritte per lui rappresentavano il futuro, se aveva perso qualcosa, qualcosa avrebbe ritrovato, ne era convito e nella quiete dei sui pensieri si ritrovò a sorridere.
domenica 19 agosto 2007
giovedì 16 agosto 2007
Summer in Berlin
"Gli angeli intuiscono ciò che gli uomini chiamano i 'sentimenti', ma a rigore non possono viverli.
Sono profondamente 'amorevoli' i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire l'alterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, l'invidia, né l'odio.
Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi."
Sono profondamente 'amorevoli' i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire l'alterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, l'invidia, né l'odio.
Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi."
W. Wenders - Il cielo sopra Berlino
martedì 14 agosto 2007
Summer in Berlin
Holocaust Memorial [Peter Eisenman]
2711 steli di cemento di altezze diverse ricordano le sei milioni di vittime ebree del regime nazista.
lunedì 13 agosto 2007
lunedì 6 agosto 2007
Twirl
Raid in una fabbrica abbandonata.
Appena scavalcato il cancello...
MadFuser - e se ci beccano cosa gli diciamo?
Nocomply - ...camporella?
venerdì 3 agosto 2007
giovedì 2 agosto 2007
lunedì 23 luglio 2007
30 years old
30 anni amico, tanta strada abbiamo fatto insieme, effettivamente mi sembra giusto fermarsi a riposare un pò.
Auguri ciccio!!!!
Civita di Bagnoregio
La città che muore
Arrocata sopra una collina di tufo, che il tempo stà sgretolando, raggiungibile solo attraverso un lungo e stretto ponte. Civita di Bagnoregio racchiude uno sparuto gruppo di case medievali abitato ormai da poche famiglie.
Un luogo unico a cui sono molto legato.
venerdì 13 luglio 2007
Dilemma
Cosa succede quando la ragione ti dice cosa fare, ma il cuore ti indica la strada opposta?
Io lo chiamo dilemma interiore.
# photo by Suse
giovedì 12 luglio 2007
domenica 1 luglio 2007
lunedì 25 giugno 2007
martedì 19 giugno 2007
giovedì 14 giugno 2007
mercoledì 13 giugno 2007
Macro Experiment - 0.1
Un'amica mi ha fatto notare il potenziale erotico degli strumenti fotografici... tubi di prolunga.. diaframmi... ;-)
lunedì 11 giugno 2007
giovedì 31 maggio 2007
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